RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE: PROCESSI PIU’ RAPIDI?

RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE: PROCESSI PIU’ RAPIDI?

La riforma del processo civile cerca di rendere i processi più rapidi snellendo primo e secondo grado  e cerca di dare maggiore rilievo alla negoziazione. In che modo si cerca di realizzare ciò?

Per snellire e velocizzare il processo civile  la riforma introduce un rito semplificato in materia civile e nelle cause di lavoro e previdenza, si passa da tre riti distinti, quello presso il giudice di pace, monocratico ordinario e monocratico sommario ad un unico rito. Nel processo innanzi al giudice di pace non sarà più obbligatorio il tentativo di conciliazione, che oggi appesantisce il processo, e seguirà il procedimento davanti al giudice monocratico. La novità più rilevante del processo è la sostituzione dell’atto di citazione con l’atto di ricorso come unico atto introduttivo. Viene eliminata l’udienza di precisazione delle conclusioni, che rientrerà nella discussione salvo casi particolarmente complessi in cui viene lasciato al giudice la facoltà di fissare un’altra udienza e concedere altri termini per il deposito di memorie e note conclusionali. Sono ridotti a 120 giorni i termini per comparire in giudizio e saranno 40 i giorni del convenuto per potersi costituire. Gli avvocati potranno assumere in autonomia le prove e usarle nel giudizio come confessione stragiudiziale, e in base a ciò potranno chiedere il 30 % in più sul compenso. Si riesce a snellire la parte del processo che prevedeva che era il giudice a dover sentire le parti ed i testimoni ora invece questo compito potrà essere dell’avvocato ma fuori dalle aule di giustizia, salvo la facoltà del giudice in caso di dubbi di interrogare personalmente i testimoni. Il deposito di atti e di documenti avverrà solo in via telematica e anche le notifiche se il destinatario possiede un indirizzo pec. Nei pignoranti si prevede il coinvolgimento del debitore che potrà essere autorizzato dal giudice a vendere direttamente il bene pignorato. In ambito di lavoro viene l’eliminazione del rito Fornero, viene superato in tema di licenziamento la disciplina di cui all’articolo 1, commi da 47 a 66 della legge 28 giugno 2012n. 92.  Con  tale riforma si cerca di ridurre i riti speciali e abrogare il procedimento sommario di cognizione, ex art. 702-bis del c.p.c., introducendo al suo posto un rito ordinario dinnanzi al tribunale in composizione monocratica ed esso è esclusivo ed obbligatorio, integrato con il modello attuale del rito del lavoro. Tale riforma ha come obiettivo quello di rendere il  nostro processo più efficace e rendere il sistema più competitivo con le altre nazioni estere. 

La riforma del processo civile cerca di semplificare e rendere più efficace il processo principalmente con tre  novità fondamentali, tra le tante previste, ovvero riducendo i termini per comparire in giudizio e dare la possibilità agli avvocati di assumere autonomamente le prove e prevedendo il deposito di atti e di docuementi solo in via telematica, lo stesso è da applicare anche per le notifiche qualora l’altra parte abbia la pec.  

dr. Marco ZARRA

Trainee Lawyer Studio Legale Associato Avvocati Dibitonto Foggia mailstudiodibitonto@tiscali.it